Gay problems

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CAT_IMG Posted on 20/2/2010, 12:59

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CITAZIONE
L’attesissimo film, sequel di Twilight, New Moon, non ha di certo deluso le aspettative, anzi, migliaia di cinema, in America e in Europa, avevano fatto il tutto esaurito il giorno della prima. Tanto successo da esser paragonato ad un’onda anomala capace d’inghiottire l’intero Titanic.

Il pubblico lgbt non è di certo immune a quest’effetto, dopotutto il cast è pieno zeppo di rubacuori che è impossibile ignorare. Non c’è solo Robert Pattinson con la sua bellezza agghiacciante ma vi è anche il bel Kellan Lutz, il bel Kool Aid, e la dolce Taylor Lautner e una sfilza di personaggi minori come Peter Facinelli, Edi Gathegi.

Ma questa volta le critiche non sono mosse verso il film in se, ma verso la creatrice della saga, Stepahanie Meyer. Direttamente dai forum online, una certa discussione sovrasta su tutte le altre, ovviamente si parla di una discussione che riguarda in prima piano il rapporto, indiretto, tra comunità lgbt e la Meyer.

Contrariamente a quanto accade negli altri racconti o film che trattano di vampiri, questa saga è molto lontana da una proiezione del mondo gay nella sua realtà. Eppure i requisiti per renderla uno scenario gay ci sono, non verrebbe difficile immaginarlo. Ma in realtà non vi sono episodi che favoriscono uno scenario gay, eccetto alcuni attimi come quello in cui i ragazzi lottano quasi nudi o un’altra scena in cui una ragazza accarezza i capelli di Bella, ma nient’altro.

L’autrice della serie popolare, Stephene Meyer è una fedele mormone, quindi un membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi laureata alla Brigham Young University, che non è esattamente l’ambiente più gay friendly del mondo. Per chi non lo sapesse, si tratta dell’università mormone, dove gli studenti devono rispettare una lista di comandamenti, come il divieto di fumo, alcool, caffè, sesso e altro ancora.

Molti si chiedono se addirittura la Meyer abbia direttamente o indirettamente supportato la campagna per passare la Proposition 8 in California. Infatti, pare che la chiesa mormone impone ai suoi membri il pagamento di una tassa relativa al 10% del reddito, quindi basti pensare agli incassi relativi alle vendite dei libri e dei film per immaginare la modica somma che l’autrice ha versato all’istituzione per sostenere la campagna contro le unioni per coppie dello stesso sesso.

A tali accuse rispondono i membri stessi dei Mormoni dichiarando che la campagna per la Proposition 8 è stata finanziata tramite i fondi individuali dell’istituzione stessa e donazioni libere eseguite da privati, per un totale di 190.000 dollari.
La Meyer che fino ad adesso ha cercato di non dare peso alle tante critiche mosse nei suoi confronti nei vari forum online si difende pubblicamente rivendicando con orgoglio la propria fede ed educazione mormone che influenza molto le storie che scrive. Lo stesso romanzo, rispecchia quelli che sono gli insegnamenti e le leggi della chiesa Mormone.

In maniera insolita, abbiamo un gruppo di vampiri che non hanno una vita sessuale tanto spudorata e ambigua come succede in altre versioni. Edward e Bella giusto si sfiorano appena per un bacio. Altro ancora, nel film nessuno beve o fuma, tutti seguono i canoni di una vita salutare nonostante si parli di giovani adolescenti.
Per quanto riguarda il rifiuto verso la comunità lgbt non è una novità, il fatto che l’unica unione accettata è quella tra un uomo e una donna con il fine di procreare. Altro aspetto particolare è la protagonista di Twilight che si presenta dolce, passiva e totalmente sottomessa al suo uomo, rispecchiando il modello di donna mormone.

E come se la comunità lgbt stessa avesse contribuito indirettamente a sostenere la legge contro il matrimonio lgbt con l’ossessione per la saga.
Alla fine non possiamo di certo farne una colpa alla Meyer se il suo lavoro ha avuto tutto questo successo anche nella comunità lgbt, nonostante il suo credo sia completamente opposto al mondo lgbt. Un’esponente di un movimento gay ha addirittura dichiarato: “Forse avremmo fatto meglio a legarci una collana d’aglio al collo”. La comunità lgbt dovrebbe cercare di prendersi meno sul serio, nel senso che la Meyer non è di certo la prima e non sarà l’ultima. È libera di spendere il proprio patrimonio come meglio crede, certo non lo condividiamo ma i problemi su cui si dovrebbe far leva sono molti altri, prima di questo.

Vabbe

{fonte}
 
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RoxanneWeasley
CAT_IMG Posted on 20/2/2010, 16:07




Come odio la Meyer su questo argomento...chi è lei per decidere la natura delle persone?!
 
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CAT_IMG Posted on 20/2/2010, 16:11

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Ah, non lo so...che poi, voglio dire, ad essere pignoli al massimo se Dio ha creato i gay vuol dire che non c'è niente di male a esserlo, no?
 
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2 replies since 20/2/2010, 12:59   86 views
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