Recensione di Elf

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__hysterical&useless;;
CAT_IMG Posted on 29/4/2009, 14:03




CITAZIONE
Come dimenticare il lontano (issimo) giorno di febbraio in cui dissi alle mie amiche “Ragazze, mi hanno parlato benissimo di Twilight… Perché per il compleanno non me lo regalate?”.

Questa è una recensione di scuse sentitissime alle mie amiche.

Giu, scusa se ti ho fatto cercare nei meandri più profondi della Feltrinelli.

Eli, scusa se ti ho fatto sborsare 9,40 euro per il libro.

Giu, scusa se ti ho fatto sborsare gli altri 9,40.



Ora che mi sono confessata e frustata con il cilicio, posso continuare; si parlava di Twilight, e di come venisse osannato molto tempo fa, e, con mio sommo disgusto, anche adesso.

Vi spiegherò in poche parole la trama (come se non la sapeste tutti): lei arriva dall’Arizona a Forks, una piccola cittadina nello stato di Washington, lei è timida e goffa ma tutti a scuola la adorano (già dal primo giorno trova amiche e pretendenti), lei vede il più bello della scuola e se ne innamora, lui ricambia. Fine. Ah, già, dimentico di dire che lui è un vampiro, oltre che un omino luccicante e perfetto… direi che definirlo un omino-vetril è più che azzeccato, è dovuto.



Analizziamo i fatti punto per punto:

° lei arriva dall’Arizona a Forks: … Perché, direte tutti? Perché Mammà ha un fidanzato che è un giocatore di baseball che trottoleggia in giro per il mondo, e lei pensa giustamente (?) che potrebbe essere d’impiccio a entrambi. Una specie di imbarazzo da prima notte di nozze esteso a livelli cosmici.



° lei è timida e goffa ma tutti a scuola la adorano: Dove per “timida” si intende “autistica”, o meglio, schifata dal mondo che la circonda: Bella non degna di un’occhiata di simpatia tutta la gente che le si affolla attorno ansiosa di fare amicizia, è apatica e le sue battute sembrano risalire da un profondo pozzo di dolore. Goffa… Goffa è una parola restrittiva: sembra che Bella abbia addosso due enormi scarpe da funambolo, di almeno 5 taglie più grandi dei suoi piedi; scivola, inciampa, cade, lancia le palle da pallavolo in testa ai compagni, si intorcola nella rete da pallacanestro, e per di più sviene alla vista del sangue. E si parla di un prelievo dal dito fatto durante l’ora di biologia, non di un trapianto di cuore su una mucca viva.

Tutti la adorano, dove per “tutti” si intende la sua compagnia di amichetti sfigatelli: Jessica, che non si capisce se sia la sua migliore amica o una vipera che la odia, Eric, nerdaccio cotto della nostra donna, Angela (inutile perdere tempo a descriverla) e Eric, anche lui cotto di Bella. Che te lo dico a fà. Il fatto che lei dica



“Una ragazza si sedette accanto a me durante l’ora di spagnolo e trigo. […] Non ricordavo il suo nome, perciò sorridevo e annuivo mentre lei ciarlava dei professori e delle lezioni. Non cercai nemmeno di seguire il suo discorso.

Ci sedemmo in fondo a un tavolo pieno di suoi amici, che lei mi presentò. Dimenticai i loro nomi un istante dopo averli sentiti.”



basta per indicare la sua scoppiettante simpatia e il suo entusiasmo nell’apprendere che non sarà la sfigatella solitaria della sua nuova scuola. Tirate voi le somme.



° lei vede il più bello della scuola e se ne innamora: Elementare, che te lo dico a fare? I tratti spigolosi del nostro Teddy Bear la fanno cadere nell’amore più puro come una pigna casca dall’albero. Eddy all’inizio la ignora, a parte lanciarle di tanto in tanto qualche occhiata da maniaco, di cui lei sembra compiacersi. Memorabile la scena in cui lui fa una faccia schifata quando lei gli si avvicina, e Bella si annusa i capelli per sentire se puzzano. Una cosa meravigliosa (per gli interessati, i suoi capelli “avevano il profumo del mio solito shampoo alla fragola”). E tanto di cappello.






° lui ricambia: Ecco, questa è una meccanica che mi ha lasciata spiazzata. Loro si conoscono da quanto quando si rivelano amore eterno, tre giorni, cinque al massimo? Ecco. Tanto basta per fare uscire un tripudio di frasi mielose e sdolcinate, al limite del diabetismo, quali le citatissime



E: e così il leone si innamorò dell'agnello.
B: che agnello stupido.
E:che leone pazzo e masochista.

Eddy&Bella



Una statua perfetta, sbozzata in una pietra sconosciuta, liscia come
il marmo, lucente come il cristallo.

Bella. (suppongo che da qualche parte ci sia anche una cordicella da tirare, o almeno un interruttore, per far accendere l’angelica luce del nostro Ed)



B: mi manchi

sussurrai.
E: lo so,Bella.Credimi,lo so.é come se ti fossi portata via metà di me stesso>>.
B: e allora vieni a riprendertela.
E: presto,il più presto possibile.Prima ti salverò.
B: ti amo.

Bella&Eddy… che dire se non *ç*



Se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso.

Ed. *risata irrefrenabile*



Di fronte a un assassino sei coraggiosa come un leone, ma basta che qualcuno parli di ballare...

Ed.



Prendo quest’ultima frase come spunto per far notare un’altra cosa assurdissima: il ballo di fine anno. Bella al ballo con il gesso alla gamba. Inutile dire che le mie grasse risate sono risonate per tutto il condominio.



Un’altra cosa che mi ha lasciata molto, molto perplessa è il fatto che i cattivi arrivino praticamente alle ultime tre pagine del libro, ma quello sarebbe anche fattibile, se la Meyer si perdesse a spiegare cosa vogliono questi cattivi. E se c’è qualcuno che l’ha capito, alzi la mano adesso o taccia per sempre. Nessuno? Bene, vado avanti.



I vampiri della Meyer.

I vampiri della Meyer non sono vampiri. Sono un qualche strano tipo di essere perfetto, senza macchia e senza paura che non beve sangue umano, non brucia alla luce del sole, si riflette sugli specchi e ha una forza e una bellezza sovraumana.

Bram Stoker si sta rivoltando nella sua tomba (beyblade style), la Rice ci si è infilata dentro in anticipo e ha cominciato a girare anche lei.

Tanto per rinfrescarci un po’ le idee, vi propongo questa simpatica lettura



“Com'era possibile scambiare un uomo per un vampiro? Medicina e scienza hanno fornito alcune risposte, associando i tratti caratteristici dei vampiri a malattie realmente esistenti quali l’anemia, una malattia del sangue che comporta un numero molto basso di globuli rossi. Tra i sintomi l'aspetto pallido, l'affaticamento, il respiro debole e problemi digestivi, con conseguente difficoltà nel mangiare. Nei secoli scorsi, questi segni potevano fare pensare a un attacco da parte di un vampiro.
La catalessi, invece, è un disordine nervoso che rallenta tutte le funzioni regolatorie del corpo tanto che, a un primo esame, il paziente può sembrare morto. Infine, quella che più di tutte si associa alle caratteristiche dei vampiri è forse la porfiria. Si tratta di una malattia del sangue che blocca la produzione di "eme", componente dell'emoglobina e sostanza fondamentale del sangue. Quando la malattia è in stato avanzato, la pelle inizia a creparsi se esposta al sole e le cicatrici si coprono di peli, le labbra spaccate si ritraggono scoprendo i denti, il naso e le dita delle mani si consumano.”

Tratto da: http://www.magiaischia.it/pdf/dracula_vampiri.pdf



Analizziamo i tratti dei Cullen:

Aspetto pallido? All right.

Affaticamento? Suppongo che a sradicar querce in giro per i boschi, dopo un po’ ci si stanchi… Ma no, non ho mai visto fanciulli più arzilli dei Cullen.

Respiro debole? No, a quanto ho capito il respiro non c’è.

Problemi digestivi? *la elf scoppia a ridere irrefrenabilmente*

Difficoltà nel mangiare? Ah, ah, ah.



La loro pelle si crepa al sole? Ma figuriamoci.

Le cicatrici si coprono di peli? Eddy potrebbe approfittarsene per tagliarsi sopra le labbra e farsi crescere un paio di baffoni, per cui no.

Labbra spaccate e denti scoperti? Hi, hi, hi.

Naso e dita delle mani si consumano? *sfoglia Twilight* Mi pare proprio di no.



Cosa se ne conclude? Semplicissimo: I Cullen non sono vampiri.





La psicologia dei personaggi

La psicologia dei personaggi non esiste. La Meyer si perde troppo nel descrivere l’assoluta bellezza delle sue creature per pensare a dar loro un carattere.

All’inizio non sapevo identificare cosa in quei personaggi mi disturbasse, ma poi, a fine libro, l’ho capito: i tratti dei personaggi sono detti tutti su un colpo, e non vengono approfonditi durante il testo. Per esempio, ci diranno fino alla nausea a inizio libro quanto Bella sia goffa, le faranno fare qualche scivolone (sempre a inizio libro), ma poi basta, della suddetta goffezza per il resto del tomo non si parlerà più.

Altro esempio: la caratterizzazione di Eddy. Sul serio, io non ho idea di che carattere abbia questo personaggio! Fa qualche battuta, è innamorato di Bella, lei è tutta la sua vita, lui vuole salvarla ad ogni costo, si preoccupa per lei, stop.

Della serie “Tutto intorno a te”, abbiamo “Eddy intorno a Bella”, dove per tutto si intende Bella, e per Eddy si intende… eh, saperlo.



I dialoghi

Altro punto in bilico tra l’implausibile e l’impossibile.

Stefania (scusate, ma la sento vicino a me come un’amica, mi necessita chiamare la Meyer per nome) crede che il lettore sia interessato a ogni battito di ciglia e a ogni singola parola che esce dalla bocca di Eddy e Bella (e Jessica&co. a magnare la polvere), e ci tortura lentamente con una serie infinita di dialoghi che sono così drammaticamente uguali l’uno all’altro da farmi guardare con desiderio il coltellone da affettati che luccicava invitante al mio fianco. Avrei potuto prenderlo, guardare il computer, guardare me stessa, guardare il libro, agire e mettere fine alla mia sofferenza, ma non l’ho fatto (sebbene il mio intelletto avesse ormai preso l’aspetto della tizia che Sigourney Weaver trova nel laboratorio in “Alien: la clonazione”: sofferente, deforme e che implora di essere ucciso). Stefania! Ma insomma!






Ricapitolando il tutto

Personaggi? 4/10

Dialoghi? 3/10

Storia? Le darei un 10/10 per la banalità, ma ho il dente avvelenato per il fatto che Bella e Eddy siano stati paragonati a Romeo e Giulietta, quindi mi vendico con un bel 5/10

Attinenza con le antiche tradizioni e i racconti tramandati sulle creature magiche? 0/10. La Stefy per sua stessa ammissione ha confessato di essersi inventata di sana pianta vampiri e licantropi e di non aver fatto neanche uno straccio di ricerca. Non si fa, Stefy, in punizione all’angolo della stanza, dai.







E con questo ho finito. L’ora è tarda, vi saluto e salto sulla mia gigantesca banana volante in ricerca di un riparo per la notte.

Con affetto, elf (la vostra elfina di compagnia).

Fonte
Questa recensione mi è piaciuta molto, scorrevole e per niente pesante. E soprattutto in italiano.
 
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CAT_IMG Posted on 29/4/2009, 16:41
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Ah sì, l'avevo già letta da qualche parte XD
Le frasi che mi hanno fatto rotolare dal ridere sono queste:
CITAZIONE
(suppongo che da qualche parte ci sia anche una cordicella da tirare, o almeno un interruttore, per far accendere l’angelica luce del nostro Ed)

CITAZIONE
Bram Stoker si sta rivoltando nella sua tomba (beyblade style), la Rice ci si è infilata dentro in anticipo e ha cominciato a girare anche lei.

XD
 
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CAT_IMG Posted on 29/4/2009, 16:45

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CITAZIONE
I vampiri della Meyer non sono vampiri. Sono un qualche strano tipo di essere perfetto, senza macchia e senza paura che non beve sangue umano, non brucia alla luce del sole, si riflette sugli specchi e ha una forza e una bellezza sovraumana.

e fin là, mi sa che ci siamo tutti XD.

CITAZIONE
La psicologia dei personaggi non esiste. La Meyer si perde troppo nel descrivere l’assoluta bellezza delle sue creature per pensare a dar loro un carattere.

Mi sembra l'unico modo per descrivere approfonditamente i personaggi di 'sto libro XD

CITAZIONE
ha confessato di essersi inventata di sana pianta vampiri e licantropi e di non aver fatto neanche uno straccio di ricerca

Cavolo, almeno se ne stesse zitta e non rivelasse candidamente la sua colpevolezza...XD
 
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CAT_IMG Posted on 10/9/2009, 21:10




Felice che vi sia piaciuta ;)
 
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